10. Ti Proteggerò Io.

qui è lui che narra. Quel Sabato mattina mentre andavo a scuola incontrai Sara e decidemmo di farci una camminata alla stazione. Lì vedemmo Sakura. "Hey, ciao Sara!" salutò, e Sara rispose al saluto con un cenno della mano. Non mi aveva salutato quindi chiesi: "E a me?" "A te, cosa?" mi chiese Sakura. "A me non mi saluti?" "Perché dovrei?" Mi sembrava abbastanza irritata, ma triste allo stesso tempo. "Mmmh, sembri nervosa... Non è che sei in quei giorni?" dissi scherzando. Sara mi guardò male, poi disse: "È Sabato. Qualcuno di voi esce stasera?". "No, non ho nulla in programma." dissi io. "Uhm, devo andare alla festa in discoteca di una mia amica, ma non so cosa mettermi." disse Sakura. Ora che ci penso è vero, Lara l'aveva invitata alla festa e c'era anche quel Luke... Mi sentivo un po' in colpa per il fatto che io sapevo tutto o quasi, avrei dovuto metterla in guardia, ma ero un po' troppo codardo e poi sì, non m'importava, non me ne fregava. "Io invece esco con delle amiche... Drew sei l'unico che rimane a casa, eh?" disse poi Sara guardandomi. "Eh, in effetti... Sono sempre uscito il Sabato sera, ma stasera proprio non mi va." risposi io. "Per quanto riguarda te, Sakura, dato che non sai cosa metterti oggi pomeriggio andiamo a cercare un vestito adatto insieme." disse Sara a Sakura. "Okay, sì!" rispose lei. "Va bene, adesso inizio ad entrare a scuola. E tu non fare tardi!" mi disse Sara. E che palle! Io e Sara ci salutammo con un bacio sulle labbra, ma un po' mi sentivo in colpa. A Sakura piacevo, di sicuro l'avrei fatta soffrire baciando la mia ragazza davanti a lei, soprattutto perché era sua amica. Quando Sara se ne andò, io mi sedetti vicino a Sakura e subito mi venne in mente ciò che Luke mi aveva detto. Stava con lei per puro divertimento. Faceva tutto il gentile, ma chissà qual era il suo vero scopo. L'abbracciai istintivamente. Avrei voluto dirle tutto su Luke, ma poi i suoi amici mi avrebbero mandato all'ospedale. "Drew? Cosa fai?" mi chiese lei. "Dovrei dirti una cosa." le risposi. "Va bene, dimmi." "N-non fidarti troppo di quel Luke, okay?" "Perché mai? È così gentile con me." Luke si comportava davvero bene con Sakura. Ogni ragazza gli avrebbe creduto, persino Sakura era caduta nella sua trappola e lei era intelligente. Ma comunque non potevo dirgli il vero motivo per cui le avevo detto di non fidarsi di quello scemo. "Perché a te... piaccio io..." le risposi così. "Cosa vuoi dire?" mi chiese arrossendo. Non so perché, ma mi piaceva vederla arrossire, ma mica potevo dirglielo. "No, niente niente." risposi. Quella sera mi misi davanti al computer in pigiama, ma ero preoccupato. La festa sarebbe durata fino al mattino e Sakura avrebbe dovuto passare tutto quel tempo con quel coglione di Luke! In quel momento mi venne in mente di cercare l'idiota su Facebook. Andai sul profilo di Sakura e vidi subito sulla sua bacheca un post di Luke con scritto "sei la mia vita <3<3<3". Pff, deprimente. Guardai sul suo profilo. Avevamo 45 amici in comune, tra cui anche il mio migliore amico Heric che era anche online. "Hey Heric, ma conosci un certo Luke?" gli scrissi. "Sì, è il ragazzo di Lara, o meglio è il suo cane." mi rispose. "Spiegati meglio." scrissi io. "Allora, Lara gli da gli ordini, lui obbedisce e in cambio lei gliela da! Mi sono spiegato adesso?!" "Ahahah, sì sì, ti sei spiegato benissimo, ma che tipo di ordini?" "Tipo gli dice di mettersi con altre ragazze per metterle in ridicolo oppure anche per altri motivi." Quindi volevano mettere in ridicolo Sakura, ma cosa aveva fatto lei? Immediatamente mi misi le scarpe, corsi giù e partii in motorino. Non sapevo il perché, ma la preoccupazione mi divorava. Entrai nella discoteca di soppiatto e cercai Sakura con gli occhi. Non la trovai, ma vidi Lara. Sembrava ubriaca, ma potevo approfittarne. Si sa, quando si è ubriachi si dicono cose che sembrano cazzate sì, ma che corrispondono sempre a verità. "Lara, cazzo, dov'è Sakura? E cosa le avete fatto?" le chiesi. "Sakura, eh? Quella stupidina... Ahahahah!" rispose. "Dimmi cosa le avete fatto!" dissi. Ero fuori controllo. "Niente, solo che era troppo popolare... e dato che la odio perché tutti, compreso tu, la apprezzano per la sua innocenza da verginella, io e Luke abbiamo pensato ad una cosa..." disse lei ridendo come una scema poi continuò: "Guardati... non sembri stupido adesso? Sei venuto qua col timore che accadesse qualcosa a quella cessa, non hai avuto neanche il tempo di cambiarti, eh? Sei in pigiama." Infatti quel coso con gli orsetti sopra che mi aveva regalato la mamma era proprio ridicolo. "Finiscila con tutti questi giri di parole e dimmi dov'è Sakura!" urlai io. "È nell'albergo qua vicino... Lei si è ubriacata e per Luke è stato facile portarla lì... E quindi dopo quello che accadrà, spargeremo la voce, e nessuno la vedrò più come l'innocente Sakura..." disse lei sempre ridendo. Io corsi fuori, l'albergo era appena vicino la discoteca. Appena entrai chiesi al proprietario: "Hey, mi può dare delle informazioni?" "Sì, che tipo di informazioni, ragazzo?" rispose lui. "Sono venuti qui un ragazzo biondo alto e una ragazza alta circa un metro e cinquantatré coi capelli marroni, lisci e corti?" dissi. "Sì, sono qui, ma non posso dirti il numero della stanza." "Ti prego, dimmelo! A quest'ora chissà cosa le avrà fatto quel tipo a Sakura!" insistevo. "Sakura, eh? Ti piace tanto quella ragazza, ammettilo." "No, è un'amica." "Se fosse solo un'amica non saresti qui e in pigiama per giunta." poi mi sorrise, mi porse delle chiavi e aggiunse "Ecco, puoi andare, ma non dirlo a nessuno." Sulle chiavi c'era scritto il numero della stanza "183", bene. Salii in fretta e aprii la porta della stanza. Sakura era seduta sul pavimento e Luke cercava di toglierle il vestito, lei anche se era ubriaca si ribellava e piangeva. Mi avvicinai e diedi un pugno in faccia a Luke a cui il naso aveva iniziato a sanguinare. Presi in braccio Sakura e la baciai, tanto non se ne sarebbe ricordata. Ora l'avevo salvata, iniziai a correre e alle mie spalle sentii la voce di Luke che diceva: "Corri, corri, ma è meglio che non ti fai vedere in giro domani!" Lo ignorai e salii in motorino, Sakura era sul motorino con me, ma non sarebbe caduta perché anche se ubriaca era stretta a me. Le misi il casco per sicurezza e misi in moto il motorino, ma dove potevo portarla? A casa sua, meglio di no. Sapendo com'erano i genitori se la sarebbero presa con me e io non volevo avere altri problemi oltre a quello che già avevo. Quindi decisi di portarla a casa mia. Appena arrivammo entrai con Sakura in braccio, per mia fortuna i miei non c'erano, e la misi nel mio letto. Era la prima volta che portavo una ragazza in camera mia senza farle niente. Lei si era addormentata subito abbracciata a me. Chissà cosa mi avrebbe detto l'indomani, di sicuro mi avrebbe fatto una delle sue prediche... Va bene, fa niente. L'abbracciai, la guardai per l'ultima volta e chiusi gli occhi. Quella notte dormimmo insieme. .The End.

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