9. Odio Le Discoteche.PUNTO.

qui è lei che narra. Sabato mattina, ore sette e trenta ed io ero già alla stazione. Pensavo a ciò che dovevo mettermi alla festa di Lara. Veramente io non me ne intendevo molto di vestiti. In quel momento vidi passare mani nella mano Drew e Sara insieme. "Hey, ciao Sara!" la salutai, e lei rispose al saluto con un cenno della mano. "E a me?" chiese Drew. "A te, cosa?" gli risposi. "A me non mi saluti?" "Perché dovrei?" "Mmmh, sembri nervosa... Non è che sei in quei giorni?" disse ironicamente lui. No, ero solo un po' distaccata per Sara che già lo guardava strano, lei era mia amica adesso, non potevo fregarle il ragazzo, anche se questo ragazzo mi piaceva da quasi 3 anni. Non gli risposi. "È Sabato. Qualcuno di voi esce stasera?" disse Sara forse per interrompere il suo stupido ragazzo. "No, non ho nulla in programma." disse Drew. "Uhm, devo andare alla festa in discoteca di una mia amica, ma non so cosa mettermi." dissi io. "Io invece esco con delle amiche... Drew sei l'unico che rimane a casa, eh?" disse Sara guardandolo. "Eh, in effetti... Sono sempre uscito il Sabato sera, ma stasera proprio non mi va." le rispose Drew. "Per quanto riguarda te, Sakura, dato che non sai cosa metterti oggi pomeriggio andiamo a cercare un vestito adatto insieme." mi disse Sara sorridendo. "Okay, sì!" risposi. "Va bene, adesso inizio ad entrare a scuola." poi si rivolse a Drew "E tu non fare tardi!" Si diedero un bacio sulle labbra per salutarsi, ed io poco a poco morivo dentro mentre li guardavo. Sapere che il ragazzo che ti piace sta con una tua amica è molto più doloroso che sapere che lui sta con una perfetta sconosciuta. Quando Sara se ne andò, Drew si sedette accanto a me. Mi abbracciò come se volesse mettermi in guardia da qualcosa, come se volesse proteggermi. Ma da cosa avrebbe dovuto proteggermi? "Drew? Cosa fai?" gli chiesi. "Dovrei dirti una cosa." mi rispose. "Va bene, dimmi." "N-non fidarti troppo di quel Luke, okay?" "Perché mai? È così gentile con me." Non capivo perché voleva non farmi fidare di Luke, ma lo diceva così seriamente, senza nessuna battutella stupida, tutti gli avrebbero creduto, tutti a parte io. "Perché a te... piaccio io..." così mi rispose. In quel momento sentii il mio battito cardiaco che accelerava. Alcuni brividi invadere il mio corpo. Una sensazione bellissima. Cosa voleva dire con ciò? "Cosa vuoi dire?" gli chiesi. "No, niente niente." Quel pomeriggio mi incontrai con Sara e andammo in un negozio di vestiti. Me ne provai uno. Era rosso, corto e con una specie di cinta nera sotto il seno. "Wow, Sakura ti sta benissimo!" mi disse Sara. "Sicura? Non sarà un tantino corto?" chiesi. "Ma no! Devi comprarlo! Sei davvero bellissima!" disse la proprietaria del negozio, una di quelle leccaculo che ti fanno tanti complimenti per farti buttare i soldi. "Sakura, dai ci stai benissimo!" diceva Sara che insistette così tanto che lo comprai. Quella sera alla festa mi accompagnarono i miei genitori a cui Lara mentì dicendo che io sarei rimasta a dormire a casa sua. Ma in realtà la festa durava fino al sorgere del sole, avrebbero ballato con la musica house a palla tutta la notte. Passarono due, tre interminabili ore di noia in quella discoteca. Lara era ubriaca e stava ballando con un numero interminabile di ragazzi. "Che zoccola!" pensai. Luke invece era accanto a me e parlavamo del più e del meno. Tutto ad un tratto Luke mi disse: "Hey, posso andare a prenderti qualcosa da bere?" "Sì sì, vai pure." risposi. Lui se ne andò e dopo pochi minuti lo vidi ritornare con una bottigliona di Vodka alla fragola e una grande di birra. Iniziai a bere la Vodka quasi per noia, dopodiché anche la birra, non avevo nulla da fare. Tutto ad un tratto iniziò a girarmi la testa, vedevo tutto sfocato, l'ultima frase che ricordo di aver sentito è: "È andato tutto secondo i nostri piani."

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